A Cornello dei Tasso il tempo si è fermato (BG)

Il piccolo borgo bergamasco di Cornello dei Tasso è un autentico gioiello medievale ed un antico esempio di imprenditorialità, avendo saputo prosperare proponendosi come centro di collegamento delle principali potenze europee in un periodo in cui i mezzi di comunicazione erano necessari quanto primitivi.

Non è difficile immaginare l’ombra di un mercante o di un corriere alle dipendenze della famiglia dei Tasso mentre cammina stanco e infreddolito lungo questa strada acciottolata, esistente ancora oggi e percorribile solo a piedi.
Manca poco al lungo portico dove potrà ricevere ospitalità e rifugio dalle intemperie e dai briganti. Siamo sull’antica via Mercatorum, la via dei mercanti, che già nel Medioevo collegava Bergamo alla Valtellina, fino ai cantoni svizzeri, passando per la bassa Val Seriana e da qui in Val Brembana. Attraversava Cornello dei Tasso passando sotto il suo porticato, lungo circa centocinquanta metri, con le travi di legno a vista inframezzate da solidi archi in pietra e dove si affacciavano botteghe, osterie e scuderie.Foto Cornello dei TassoAttraversiamolo e lasciamoci incantare dai giochi di linee e dai dettagli, dalle geometrie disegnate per terra da luci ed ombre, fra cataste di legno, un altare improvvisato e piccole fioriere variopinte raccolte in un cortile laterale.
Appena fuori dal porticato ci sono due strade: una scende verso una serie di abitazioni che si affacciano a strapiombo sul fiume Brembo, rendendo evidente l’originaria caratteristica di borgo fortificato; l’altra sale. Saliamo lentamente, sbirciando il panorama fino ad incontrare dei ruderi: è ciò che resta della dimora della famiglia Tasso, su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo, in posizione dominante e panoramica a guardia della vallata. Da uno dei rami di questa casata discende Torquato Tasso, autore della ”Gerusalemme liberata”, ma la fama della famiglia è ben precedente, legata alla fondazione e gestione in monopolio del servizio postale per nomi illustri quali la Serenissima, lo Stato Pontificio, l’Impero tedesco ed altri stati europei, già a partire dal XV secolo. ”Fu l’inizio della grande epopea che vide questi intraprendenti personaggi, originari della montagna bergamasca, ricoprire per secoli l’incarico di mastri generali delle Poste imperiali. Con tale ruolo i Tasso crearono una fitta rete di collegamenti tra centinaia di città europee, dando vita ad un’impresa che in breve raggiunse i vertici del potere finanziario, garantendo ai suoi esponenti onori, privilegi e blasoni. Nel Seicento il ramo tedesco della famiglia, noto con il nome di Thurn und Taxis, ottenne dagli imperatori il titolo principesco.
Due edifici storici del borgo ospitano il Museo dei Tasso e della Storia Postale fondato nel 1991, tutt’ora aperto al pubblico, articolato in quattro spazi espositivi, ognuno dei quali sviluppa e approfondisce la storia postale e la storia della famiglia Tasso. Qui, infatti, sono conservati telefoni, telegrafi e numerosi documenti legati alla loro attività nella gestione dei servizi postali e alla storia postale, tra i quali una lettera del 1840 affrancata con il primo francobollo emesso al mondo, il famoso Penny Black.
Procediamo camminando sulla terra battuta lungo la strada silenziosa dove il tempo sembra essersi fermato e i rumori del traffico sono solo un lontano ricordo.Foto Cornello dei Tasso Superiamo la trattoria ed arriviamo alla parte alta del paese dove risiede la Chiesa Parrocchiale dedicata ai santi Cornelio e Cipriano, risalente al XII secolo, il cui campanile, con finestre a bifore, è tra i pochi esempi di stile romanico in Val Brembana.
Prendiamoci ancora qualche minuto prima di decidere se rintanarci nella trattoria o proseguire lungo la via Mercatorum fino ad Oneta. Osserviamo il verde brillante che ci circonda, respiriamo l’aria fresca e gustiamo quel senso di pace e tranquillità che riesce a donare questo borgo rimasto quasi immutato nel tempo. È l’isolamento la chiave che spiega come Cornello dei Tasso sia riuscito a sfuggire ai cambiamenti del tempo diventando uno dei borghi meglio conservati della Lombardia, nonché uno dei borghi più particolari e belli d’Italia. Fu ugualmente l’isolamento a decretarne il lento declino già nel 1592, quando fu costruita la nuova strada, la Priula, che correva a fondovalle tagliando fuori Cornello dei Tasso dalle rotte delle comunicazioni e del commercio.

Città Cornello dei Tasso

Provincia Bergamo

Regione Lombardia

Coordinate GPS 45°53′34″N 9°39′15″E

Come arrivare

In auto: da Bergamo. Strada Statale SS470 fino a Camerata Cornello. Seguire via Roma e le indicazioni per Cornello dei Tasso, casa natale dei Tasso e museo della Storia Postale.
Si arriva così ad un parcheggio gratuito e non custodito dove è necessario lasciare l’auto e proseguire a piedi per circa cinque minuti su una comoda strada pedonale.

In autobus: Camerata Cornello è servita dalla linea B della società SAB che parte dalla stazione di p.le Marconi di Bergamo. Dallo spiazzo per le manovre degli autobus parte la salita per Cornello dei Tasso: è segnalata e per percorrerla basta meno di una decina di minuti indossando scarpe comode.

Cosa visitare nei dintorni

– Oneta (BG)
– San Pellegrino (BG)
Branzi (BG)

Per saperne di più

È possibile trovare molte informazioni utili su Cornello dei Tasso sul sito internet: http://www.museodeitasso.com.

Se ti incuriosiscono i borghi che, come Cornello dei Tasso, sono iscritti al club “I Borghi più belli d’Italia”, potrebbero interessarti anche gli articoli raccolti nella sezione:
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