Il Pan dell’Orso di Scanno (AQ)

Pan dell'Orso

È un dolce soffice e gustoso, entrato nella tradizione dolciaria abruzzese da quando è stato inventato nella pasticceria Di Masso a Scanno nel secolo scorso.
È molto simile alle pagnottelle di granoturco abbrustolite al forno che i pastori portavano con sé durante la transumanza, sia per forma che per aspetto: il giallo dei tuorli delle uova nell’impasto ricorda quello del granturco, mentre la copertura di cioccolato fondente richiama le bruciature derivate dalla cottura nel forno. Esiste anche una versione con le gocce di cioccolato all’interno dell’impasto.
Narra una leggenda che un giorno un orso affamato uscì dal bosco per assalire un gregge ma, distratto dal profumo che usciva dalle bisacce dei pastori, preferì cibarsi dei loro pani e lasciò in pace le pecore.
Ispirato da questa storia o forse dandole vita, il poeta dialettale Marco Notarmuzi, scannese doc, battezzò il nuovo dolce “Pan dell’Orso”.
Anch’io l’ho scoperto a Scanno, durante un giro in Abruzzo; me l’hanno servito come dessert di fine pasto.
Col passare del tempo il Pan dell’Orso è diventato famoso ed è uscito dai confini regionali, essendo esportato anche in altri paesi europei; lo si può comprare perfino online.
La ricetta è semplice ma un po’ laboriosa; di seguito riporto quella che ho trovato su Wikipedia.

Ingredienti
6 uova
150 g. di farina di mandorle
90 g. di farina
90 g. di fecola di patate
160 g. di burro
sale q.b.
Aromi mandorla amara, arancio, limone q.b.
25 g. di miele d’acacia
180 g. di zucchero

Preparazione
Montare i tuorli d’uovo con lo zucchero, a montatura ultimata aggiungere i due tipi di farine e la fecola di patate.
Fondere il burro ed amalgamarlo quindi nel composto, aggiungere poi gli aromi e il lievito.
Montare gli albumi con il sale. Una volta montato il composto aggiungere all’impasto precedentemente ottenuto.
Cuocere nel forno a 180° per circa un’ora.
Una volta raffreddato mettere in frigo.
Il giorno dopo versare sopra il pan dell’orso così ottenuto una glassa di cioccolata precedentemente fusa a bagnomaria.

Buon appetito!

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