A Bolgheri ci attende nonna Lucia (LI)

Bolgheri: l’antico borgo della costa degli Etruschi nell’entroterra livornese, legato ai conti Della Gherardesca, reso immortale dai versi del Carducci e dalla produzione dei suoi vigneti.

I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardar.”

Così comincia “Davanti San Guido”, l’ode scritta nel 1874 da Giosuè Carducci, famoso poeta italiano. Il poeta sta viaggiando in treno per raggiungere la famiglia a Bologna e guarda il paesaggio dal finestrino. Il treno passa per la Maremma toscana, attraverso i luoghi della giovinezza del Carducci, al quale tornano alla mente i ricordi della vita passata e della cara nonna Lucia. Giunto in prossimità del piccolo oratorio settecentesco di San Guido, i “cipressetti” vedono il poeta, lo riconoscono e lo invitano a restare.
Dopo più di un secolo il piccolo oratorio è ancora lì: era stato voluto dalla famiglia Della Gherardesca in memoria di un antenato eremita vissuto tra l’XI e il XII secolo. La Ferrovia Maremmana ci passa proprio dietro, a poca distanza dalla variante Aurelia della strada statale 1, parallelamente alla vecchia Via Aurelia che da Grosseto va a Livorno. Dopo più di un secolo anche i “cipressetti” sono ancora lì, alti e maestosi e fiancheggiano con continuità in duplice filare il Viale dei Cipressi, lungo circa cinque chilometri, che dalla via Aurelia porta fino a Bolgheri, una frazione del comune di Castagneto Carducci. Percorrere il viale è un’esperienza molto bella e rilassante, immersi nel verde della campagna, nell’aria fresca e nei profumi delle vigne che ricoprono buona parte della zona collinare. Il viale sembra un lungo nastro d’asfalto che attraversa le colline con dolci salite e lievi discese per tutto il percorso. Poco prima della fine del viale sulla destra c’è un parcheggio a pagamento dove è possibile lasciare auto, moto o camper; poco oltre sulla sinistra c’è la piccola chiesa di Sant’Antonio fatta costruire nel 1686 su richiesta di Simone della Gherardesca per festeggiare la cacciata dei Turchi da Budapest. Il viale termina di fronte allo scenografico castello della Gherardesca, risalente al XIII secolo, ma che fu incendiato, saccheggiato e più volte rimaneggiato nel corso della storia. La facciata che vediamo ora è stata modificata del 1895, con l’aggiunta dell’alta torre merlata a pianta rettangolare che presenta un imponente arco a sesto acuto in corrispondenza dell’entrata al borgo. Proprio sopra l’arco è ben visibile lo stemma nobiliare. Il castello, rivestito in mattoni rossi, presenta due ordini di bifore e monofore e appartiene ancora ai conti della Gherardesca: ne è la dimora e quindi non è visitabile dal pubblico.
Il borgo di Bolgheri è molto piccolo, conta meno di duecento abitanti ed è raccolto intorno al castello. Ha una struttura medievale, anche se è molto più antico. Comprende case in pietra e mattoni, botteghe ricche di prodotti eno-gastronomici e d’artigianato, ristoranti e cantine che fanno onore alla tradizione vinicola locale.Bolgheri, infatti, sorge in zona collinare nell’entroterra della costa degli Etruschi, a meno di dieci chilometri dal Mar Tirreno. Gli Etruschi conoscevano bene il vino, l’ avevano importato in Toscana dall’Oriente e lo consideravano una bevanda sacra. I Romani, che vennero dopo, veneravano il dio Bacco con trionfi e lunghe feste. Di qui passa “la strada del vino e dell’olio costa degli Etruschi” e qui nasce il Sassicaia, considerato uno dei migliori vini del mondo.
Riprendiamo l’esplorazione di Bolgheri, passeggiando per i suoi vicoli e sostando sulla terrazza panoramica che offre uno scorcio di paradiso delle colline circostanti. Poco oltre l’abitato c’è un piccolo cimitero, dove è sepolta nonna Lucia, che qui morì nel 1842. Nonna Lucia, alla quale il Carducci era molto legato, è ricordata nei versi dell’ode “Davanti a San Guido” che sono riportati su una pietra murata sull’obitorio:

Di cima al poggio, allor dal cimitero,
giù de cipressi per la verde via,
alta, solenne, vestita di nero
parvemi riveder nonna Lucia”.

Una statua di Flavio Melano la ritrae nel centro del paese: nonna Lucia ha l’espressione dolce e il sorriso gentile con cui ci accoglie nella nostra visita e ci invita a restare.

Città Bolgheri, frazione di Castagneto Carducci

Provincia Livorno

Regione Toscana

Coordinate GPS 43°14′02.23″N 10°37′02.34″E

Come arrivare

In auto: da Livorno. Prendere la SS1 – E80 (Variante Aurelia), uscita LA CALIFORNIA, proseguire sulla Via Aurelia in direzione Grosseto, verso sud, seguendo le indicazioni.

In treno: La stazione ferroviaria più vicina è quella di Donoratico, che dista circa una decina di chilometri da Bolgheri.

In autobus: Per informazioni si faccia riferimento al sito del comune di castagneto carducci: http://www.comune.castagneto-carducci.li.it/servizi-ai-turisti/trasporti-pubblici/
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6 commenti

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