Egna: crocevia di merci, uomini e storie (BZ)

Egna, fontana, Ritsch, portici

A metà strada tra Trento e Bolzano, nel verde fondovalle della Bassa Atesina, circondata da meleti e vigneti, Egna ha un cuore medievale e vanta un ruolo importante negli scambi economici e culturali che si sono svolti lungo la via Claudia Augusta e l’Adige nel corso dei secoli. In lingua tedesca è conosciuta col nome di Neumarkt.

Sono ampi ed ombrosi i portici che orlano le strade principali di Egna. Sono lunghi centinaia di metri e abbastanza spaziosi da ospitare panchine ed i tavoli all’aperto dei locali. Ci si cammina comodamente, dando uno sguardo alle vetrine o al di là degli archi acuti o a tutto sesto che aprono la vista sulle facciate dei palazzi dall’altra parte della strada: sono eleganti, in stile veneziano e colore pastello. Alcuni hanno i caratteristici erker, particolari balconi poligonali che conferiscono più spazio e luce agli ambienti interni.
Un gorgoglio annuncia la presenza di una fontana: il getto d’acqua freschissima è raccolto in vasche di pietra rettangolari che fungono anche da abbeveratoi. Lì, per terra, è possibile vedere un tratto della “Ritsch”, l’antica canalizzazione in pietra calcarea che portava l’acqua potabile alle abitazioni del centro e che sarebbe stata preziosa in caso di incendio.
Portici di EgnaEgna è un borgo pittoresco e rilassante, nel quale il tempo sembra essersi fermato. Ha tutt’intorno una cornice verde di vigneti, boschi e montagne, a cui si somma quella bellezza, frutto della ricchezza raggiunta già nel Medioevo e fino al XVII secolo, quando Egna era un mercato fiorente ed i cortili interni delle case erano adibiti a magazzini delle botteghe al piano terra, mentre i portici proteggevano le mercanzie dal sole e dalle intemperie.
Grazie al “diritto di fermo e di deposito delle merci”, concesso dal duca Ottone nel 1309, tutte le merci in transito vi dovevano essere scaricate e sdoganate.
Egna era anche il porto fluviale più importante della regione, basti pensare che tutto il legname proveniente dalla Val di Fiemme doveva passare di qui per essere caricato su grandi zattere ed essere trasportato lungo l’Adige. Non a caso, la bella chiesa parrocchiale di origine romanica, con il l’aguzzo campanile duecentesco, è dedicata a San Nicolò, protettore dei naviganti.
Chiesa parrocchiale di Egna dedicata a San Nicolò, Patrono dei navigantiProprio la vicinanza al grande fiume e la posizione strategica lungo la via Claudia Augusta sono alla base della fortuna di Egna. Il borgo, infatti, nacque inizialmente come piccolo villaggio, sorto spontaneamente intorno alla mansio Endidae, una stazione di sosta della via Claudia, censita nell’ Itinerarium Antonini, un antico stradario romano, già nel III secolo.
La strada, lunga circa cinquecentoventi chilometri, collega ancora oggi la pianura padana ai territori germanici ed all’area danubiana al di là delle Alpi.
La mansio Endidae si trovava ad un giorno di viaggio a piedi dalla città di Tridentum, l’attuale Trento, ed era un edificio molto grande di forma rettangolare, che offriva la possibilità di riposare in una delle numerose piccole stanze disposte intorno al cortile centrale, ed altri ambienti di servizio, tra i quali una cucina. I resti della mansio romana sono ancora visibili nei pressi di via Bolzano.
Mille anni dopo, Egna continuava ad essere un importantissimo centro di transito per viandanti e pellegrini, che potevano contare sull’ accoglienza dell’ospizio Kloesterle, presso il Convento di San Floriano. Vi soggiornarono anche il pittore Albrecht Dürer nel 1494 ed il giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart, accompagnato dal padre, nel suo primo viaggio in Italia, alla ricerca di nuove committenze.
Egna, lapide in lingua tedescaLa notte tra il 30 ed il 31 gennaio 1810, sostò ad Egna anche Andreas Hofer nel suo ultimo viaggio verso Mantova, dove sarebbe stato presto fucilato. Su una lapide una iscrizione in lingua tedesca indica l’edificio nel quale il “generale barbone”, amato patriota tirolese, fu tenuto prigioniero: si trova nella bella via centrale che gli è stata dedicata.
I portici di Egna conoscono molte altre storie, leggende, raccontano di scorci, passaggi coperti, piste ciclabili, sentieri famosi e splendidi panorami; non ci resta che fermaci e restare in ascolto, magari sorseggiando un buon calice di pinot nero.

Città Egna

Provincia Bolzano

Regione Trentino-Alto Adige

Coordinate GPS 46°19′04″N 11°16′25″E

Come arrivare

In auto: Egna dista una mezz’oretta in auto sia da Trento che da Bolzano. Percorrere l’Autostrada del Brennero A22 fino all’uscita “Egna-Ora-Termeno”.
Da lì, seguite le indicazioni lungo la Statele 12 per circa 4 Km, fino a destinazione.

In treno: Stazione ferroviaria Egna-Termeno/Neumarkt-Tramin, nella quale fermano solo i treni regionali.

Cosa visitare nei dintorni

– Castel Kaldiff (BZ)
– Sentiero del Dürer
– Collina di Castelfeder (BZ)
– Salorno (BZ)
– un’escursione in bicicletta lungo il percorso della Vecchia Ferrovia o lungo la ciclabile dell’Adige che conduce fino a Venezia, seguendo il tragitto dell’antica Via Claudia Augusta.
– Trento (TN)
– Bolzano (BZ)

Per saperne di più

È possibile trovare molte informazioni utili su Egna sul sito internet: https://www.castelfeder.info/it/castelfeder/le-localita-di-villeggiatura/le-localita/egna.html.

Se ti incuriosiscono i borghi che, come Egna, sono iscritti al club “I Borghi più belli d’Italia”, potrebbero interessarti anche articoli raccolti nella sezione:
https://www.travel-experience.it/category/club-borghi-piu-belli/

Se vuoi ripercorrere l’antica via Claudia Augusta e conoscere i luoghi che si sono sviluppati lungo il suo percorso o a controllo di essa, potrebbero interessarti anche:
Amore e morte al castello di Zumelle (BL)
L’enigma del Castello di Avio (TN)
Il Castello di Castelbello (BZ)
Glorenza tra storia e leggende (BZ)

Se ami degustare i vini nei luoghi dove sono prodotti, non perdere gli articoli:
Grinzane Cavour (CN)
– Soave di nome e di fatto (VR)

Visits: 571

Condividi

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*