Amore e morte al castello di Zumelle (BL)

Castello di Zumelle

Situato nella Valbelluna, il castello di Zumelle è stato al centro di battaglie sanguinose e storie d’amore. Dal 2015 è visitabile ed è diventato il cuore di un parco tematico ad ambientazione medievale.

Al primo sguardo, dal parcheggio, il castello di Zumelle pare bellissimo ma irraggiungibile: è arroccato sulla cima di una collina solitaria e si staglia su uno sfondo di montagne e cielo. Dall’alta cinta merlata emerge il mastio possente: è un “castel guerriero”, una sentinella che vigila sulla Valbelluna.
Salita facendo, alcuni cartelli mostrano le attività offerte dal castello, quanto sia bello dormirvi o festeggiarvi un matrimonio o partecipare agli eventi a tema con draghi e cavalieri.
Arriviamo così ad un villaggio medievale, con una grande osteria accogliente dove è possibile bere sidro o zumellino e mangiare un pasto degno di un viandante o di un re.
Locanda al Castello di ZumelleUn editto, affisso alle pareti, elenca le regole da rispettare per affrontare la peste del III millennio; invita a coprirsi la bocca “e non favellare prima di dire fandonie” ed a mantenere la distanza di sicurezza: “non avvicinarti oltre due braccia ad altro foresto… soprattutto se maleodora”.
La mascherina va usata ed è “a becco co erbe mediche”.
Per salire al castello non si compra il biglietto ma si paga la gabella; da lì parte una strada che segue il crinale della collina fino alla cima.
Oltre il ponte che scavalca un profondo fossato scavato nella roccia, si apre il portale d’accesso; nell’androne sono ricavati gli spazi per le botteghe artigiane: qui si preparano pergamene, lì si vendono tessuti, in fondo c’è la fucina del fabbro. Infine entriamo in un cortile piccolo ma luminoso, circondato dalle mura guelfe e sul quale si affacciano alcuni edifici, come il bagno pubblico, “consueto luogo degli appuntamenti amorosi”, la chiesa e la taverna. Da quella si accede allo scriptorium, con tanto di biblioteca, al piano superiore e, in quello inferiore, ai sotterranei. Lì, oltre alla spaventosa camera delle torture, c’è un’esposizione dei costumi medievali e dei cimeli trovati durante gli scavi ed i restauri del castello.
Al centro del cortile ci sono il pozzo, abbellito da un roseto, ed il mastio, alto trentasei metri ed allestito a casa-torre. Entrandovi, ci accoglie la bottega dello speziale, con le erbe appese ad essiccare; di sopra, nella camera da letto trovano posto anche culle e cassettoni. Al piano superiore è imbandito il tavolo per il banchetto; sopra ancora c’è la cucina con il camino e tutto l’occorrente. Una ripida scala di legno collega le stanze tra loro.
Casa-torre al Castello di ZumelleInfine ci accoglie una terrazza panoramica con una vista a trecentosessanta gradi sulla rigogliosa Valbelluna e su Mel, piccolo borgo adagiato su un pratone verde, in uno spazio ampio che lascia un senso di profondo respiro.
Era un paesaggio ancora più selvaggio quello che vedevano i soldati romani venuti a colonizzare la zona già dal I secolo prima di Cristo. Avevano scelto un luogo strategico per controllare i transiti lungo una variante dell’antica via Claudia Augusta Altinate. Le fondamenta della loro torre di guardia si trovano a tre metri di profondità, proprio sotto la torre attuale.
Nel VI secolo, l’ostrogoto Genserico, fuggendo dalla tirannide del re Teodato, si rifugiò in questi boschi e trovò le rovine romane sulle quali fece erigere un nuovo castello. Secondo la leggenda, ebbe dall’ancella Eudosia due gemelli; forse è per questo che il castello si chiama “Zumelle”, che vuol dire “gemello”, o forse perché era in relazione con Castelvint, il suo dirimpettaio ormai scomparso. Due gemelli abbracciati, in piedi su una sfera dorata, sono lo stemma di Zumelle.
In posizione strategica per il controllo territoriale e per il presidio delle importanti vie di transito che collegavano l’Alto Adriatico con il centro e nord Europa, il castello di Zumelle vide alternarsi guerre sanguinose, matrimoni e giochi di potere e per questo più volte fu distrutto e poi ricostruito.
Castello di ZumelleSuccesse anche durante il regno longobardo di Liutprando, nell’VIII secolo, quando Murcimiro era conte di Zumelle e combatteva sotto il comando di Tucherio, signore di Casteldardo e General Capitano della milizia bellunese. Durante i festeggiamenti per un’importante vittoria, Murcimiro vide Atlheta, la bellissima figlia di Tucherio, e bastò uno sguardo per accenderlo di fatal passione. Iniziò a corteggiarla ma nulla poté per impedire che il padre la promettesse in sposa ad Azzone, conte di Feltre. Decise quindi di rapirla e nello scontro che ne seguì perse la vita Orleo, fratello di lei. La notizia fece impazzire Tucherio che, accecato dal dolore e dal desiderio di vendetta, più volte armò un esercito e pose sotto assedio il castello di Zumelle, senza mai riuscire a conquistarlo. Neppure il matrimonio tra Murcimiro ed Atlheta e la nascita del loro figlio Adelardo riuscì a dargli pace. Così, una notte, approfittando del tradimento di uno zumellese, riuscì ad introdursi nel castello . Silenziosi come ombre i suoi soldati uccisero le sentinelle e chiunque si trovarono davanti; Murcimiro morì combattendo per difendere tutto ciò che contava per lui e Tucherio, ripresosi la figlia ed il nipote, diede fuoco al castello e lo guardò bruciare.
Il castello di Zumelle fu poi fatto ricostruire da Tucherio per metterci a capo Adelardo e questi, aizzato da uno zio paterno, uccise il nonno, vendicando la morte del padre, tuttavia si narra che il fantasma di Murcimiro vaghi ancora per le sale di Zumelle, senza trovare pace perché in lui arde tuttora quella folle passione che gli fece perdere tutto.

Città Castello di Zumelle è a Mel, località Valbelluna

Provincia Belluno

Regione Veneto

Coordinate GPS 46°02′10.5″N 12°04′54″E

Come arrivare

In auto: Il castello di Zumelle si trova a Mel, località Valbelluna, Via San Donà 4.
Lasciata l’auto nel comodo parcheggio a pagamento, è necessario proseguire a piedi per pochi minuti in salita.

Cosa visitare nei dintorni

– la grotta Azzurra
– Mel
– Brent de l’Art
– Feltre
– Belluno

Per saperne di più

Per maggiori informazioni sul castello di Zumelle è possibile visitare il sito internet https://www.castellodizumelle.it/ e sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/castellodizumelle.

La storia di Murcimiro, Atlheta e Tucherio è stata raccontata dallo storico bellunese Giorgio Piloni nel suo libro Historia, stampato a Venezia nel 1607.
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