Wild di Cheryl Strayed

Titolo Wild: From Lost to Found on the Pacific Crest Trail

Autore Cheryl Strayed

Genere Biografia

Prima pubblicazione 2012

Partire per ricominciare. Cheryl ha 26 anni, un passato non risolto con la madre morta di cancro, un matrimonio fallito alle spalle, il senso di una vita allo sbando tra sesso e droga.
Per caso trova in un negozio una guida sul PCT, il Pacific Crest Trail, il lungo sentiero che si snoda per chilometri tra terre selvagge e incontaminate, lungo terreni montuosi panoramici e primitivi. Cheryl sente che ormai non ha più nulla da perdere e parte alla ricerca di se stessa. Parte del tutto impreparata a quello che l’aspetta, accompagnata da “Mostro”, l’enorme e pesantissimo zaino che all’inizio riempie con tutto quello che potrebbe servirle durante il viaggio. Accompagnata dai sui pensieri, i ricordi della vita dai quali sta scappando e che invece si prepara a vivere, affronta la fatica di lunghe marce su sentieri scoscesi, i silenzi e le insidie della solitudine, caldi torridi e freddi estremi; affronta la propria sfida un giorno alla volta e affronta con coraggio l’ignoto. Si misura con le difficoltà legate al razionamento del cibo e dell’acqua, al senso di fascino e mistero della notte stellata, al senso di smarrimento sentendosi piccola ed indifesa in mezzo al mondo che la circonda, una natura meravigliosa ma a volte spietata che si manifesta tra boschi bellissimi e serpenti a sonagli. Grazie all’aiuto di altri escursionisti incontrati lungo il sentiero ed alla propria tenacia, impara l’importanza dell’essenzialità , fa pace col passato e conosce una nuova e coraggiosa se stessa temprata dalla fatica e nella forza. Arrivata a destinazione è pronta a ricominciare una nuova vita.

Non avevo niente da perdere a provare. Guardai verso sud, al deserto da cui venivo, al territorio selvaggio che mi aveva temprata e bruciata e considerai le mie opzioni. Ce n’era una sola, lo sapevo. Ce n’era sempre una sola. Continuare a camminare.”

Ho visto il film al cinema e così ho scoperto l’esistenza di questo libro e sono corsa a comprarlo. Mi hanno colpito l’intensità del racconto e la disarmante e dolorosa onestà con cui l’autrice arriva ad ammettere le proprie colpe e debolezze. Il cammino che intraprende è lungo il PCT, ma anche lungo la propria storia. Con fatica spinge un passo dietro l’altro lungo il sentiero e lo stesso fa attraverso i propri ricordi, in un monologo interiore che varia ed evolve nel tempo. La fatica fisica diventa quasi un mantra che la spinge a ripercorrere episodi anche molto dolorosi della propria vita, affrontando realtà e sensi di colpa che l’hanno portata a fuggire e perdersi. Guardandosi allo specchio con nuovi occhi Cheryl arriverà a vedere davvero se stessa e i cambiamenti che questo viaggio ha apportato sul suo corpo, esattamente come una volta giunta a destinazione arriverà a vedere i cambiamenti che questo viaggio ha apportato al suo modo di affrontare la vita, e di conseguenza al suo modo di viverla. Non posso non ammirare la forza dimostrata nell’affrontare il cammino fisico ed interiore; non posso non apprezzare un’avventura tanto intensa, che porta ad un percorso di rinascita. Ho letto questo romanzo tutto d’un fiato, un passo alla volta e lo consiglio a tutti.

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