San Giulio d’Orta: l’isola dei draghi (NO)

Nel cuore del lago d’Orta, nel nord del novarese, la piccola isola di San Giulio è stata da sempre considerata un luogo mistico. Basterà una breve visita per lasciarsi suggestionare dal suo fascino e dai suoi misteri.

L’isola di San Giulio è un piccolo gioiello nel lago d’Orta. È situata a circa quattrocento metri dalla riva del borgo di Orta e bastano pochi minuti di navigazione per poterla raggiungere. Dal battello vediamo avvicinarsi la splendida struttura del monastero benedettino di clausura Mater Ecclesiae ed il campanile romanico, staccato dalla basilica che custodisce i resti del Santo. Questa visuale, un po’ stilizzata e colorata, fu scelta come soggetto di uno dei francobolli da 600 Lire della serie “Turismo” – XXI emissione, del 1994.Foto isola di San Giulio d'Orta In autunno il rosso dell’edera incendia le forme che si specchiano nell’acqua blu del lago mentre i colori delle montagne circostanti e l’azzurro del cielo completano il quadro per la gioia dello sguardo.
Scesi all’imbarcadero si può salire la scalinata coperta a vela, attraversare il portale rinascimentale e decidere se entrare subito nella basilica o iniziare a percorrere la “via del silenzio e della meditazione”, cioè la stradina pedonale ad anello che percorre l’intero perimetro dell’isola costeggiando le case dei canonici, ora residenze private. Tra le più antiche spicca la Villa Tallone, dove ogni anno si svolgono prestigiosi concerti di musica classica. Strada facendo si trovano anche un ristorante con terrazza sul lago e un negozietto di souvenir.
Poiché l’isola è lunga duecentosettantacinque metri e larga centoquaranta, percorrere la via del silenzio potrebbe impegnare solo pochi minuti ma è un’esperienza da fare con calma, per riscoprire il valore del tempo, del silenzio e della meditazione. Lungo il cammino sono presenti piccoli cartelli di forma ellittica che propongono su entrambi i lati degli aforismi tradotti in più lingue.

“Ascolta il silenzio” .
“Ogni viaggio comincia da vicino”.
“Ascolta l’acqua, il vento, i tuoi passi”.

Il filo conduttore è un viaggio interiore nel silenzio e guidato dalla meditazione, che porta alla comprensione e all’accettazione di se stessi.Foto massime di San Giulio d'Orta

Se arrivi ad essere ciò che sei, sei tutto”.
“Quando sei consapevole il viaggio è finito
”.

Questo breve viaggio nell’io si apre a piacevoli scorci sul lago d’Orta, che riflette i colori dei borghi che vi si affacciano e delle montagne alle loro spalle.
Senza neppure accorgercene, immersi in quest’atmosfera rilassata, siamo già ritornati davanti all’entrata della basilica dedicata a San Giulio.
Sulla vita del Santo si narrano tante leggende, le cui interpretazioni sono dibattute. Probabilmente era un predicatore cristiano di origine greca, che visse nel IV secolo sotto l’imperatore Teodosio. Secondo alcuni aveva un fratello di nome Giuliano, secondo altri Giulio e Giuliano erano la stessa persona. San Giulio è ricordato come un “Santo guerriero contro il male”, un esorcista, il distruttore di numerosi templi pagani, considerati le anticamere dell’inferno, e costruttore di ben cento chiese; si narra che l’ultima di esse sia sorta proprio qui sull’isola. Questo primato di costruzione gli valse l’elezione a Patrono degli edili di tutto il Cusio; viene festeggiato il 31 gennaio.
Secondo la leggenda, era il 390 d.C. quando San Giulio giunse nelle zone del lago d’Orta insieme al fratello Giuliano, per convertire le genti al Cristianesimo. Separatosi dal fratello impegnato a Gozzano, San Giulio scelse questa piccola isola, infestata da draghi e serpi, come sua ultima meta.
Non avendo trovato alcuna barca e forse neppure un pescatore disposto ad accompagnarlo, San Giulio stese sull’acqua il suo mantello e, guidandolo con il bastone, attraversò il lago. Arrivato a riva, salì nella parte più alta dell’isola, costruì una croce con dei legnetti, chiamò a raduno i mostri e li scacciò nel vicino monte Camosino, che ancora oggi è un noto viperaio. Infine edificò la sua ultima chiesa, dedicata ai Santi Apostoli, e la scelse come luogo di sepoltura. Dell’antico edificio sacro oggi non restano che le fondamenta, sulle quali sorge l’attuale basilica, dove un affresco ritrae il Santo a bordo del proprio mantello, proprio nell’atto di scacciare i mostri a forma di serpente, con lunghe lingue rosse.
All’interno la basilica è a tre navate, con volte a crociera, pareti e colonne affrescate ed un aspetto ricco e barocco.Foto basilica di San Giulio d'Orta Prendiamoci il giusto tempo per osservarla ed ammirarla nei particolari; possiamo scendere nella cripta ad omaggiare il Santo. Se ci affacceremo nella sacrestia, troveremo un oggetto misterioso: sospeso al centro del soffitto c’è un grande osso che, secondo alcuni, è la vertebra di un drago.

Città San Giulio d’Orta

Provincia Novara

Regione Piemonte

Coordinate GPS 45°47′45.86″N 8°23′59.35″E

Come arrivare

In auto: San Giulio d’Orta è un’isola e non è possibile arrivarci in auto. È però possibile arrivare in auto fino al lago d’Orta in uno dei paesi da cui parte il battello che collega l’isola alla terraferma. È necessario lasciare l’auto in un’aerea parcheggio e poi proseguire a piedi fino all’imbarcadero. Ad esempio è possibile arrivare fino a Orta San Giulio.
Da Milano/Torino. Autostrada A4 fino all’uscita Novara. Proseguire in direzione Borgomanero lungo la SR229, seguendo le indicazioni per il lago d’Orta e per Orta.

In treno: La stazione ferroviaria più vicina è quella di Orta-Miasino. Da qui è possibile arrivare a piedi fino all’imbarcadero di Orta San Giulio.

In battello: L’isola di San Giulio è collegata alla terraferma dai servizi di linea della navigazione lago d’Orta . Per orari e tariffe si faccia riferimento al sito:  http://www.navigazionelagodorta.it/it/index.php 

Cosa visitare nei dintorni

– Il Sacro Monte d’Orta, bene UNESCO;
Legro, borgo dipinto;
Pogno, borgo dipinto;
Brolo, il paese dei gatti.

Per saperne di più

Ho trovato molte informazioni utili sull’isola di San Giulio d’Orta nel sito internet: http://www.illagomaggiore.it/.

L’isola di San Giulio è Borgo Ventoso nel film “La corrispondenza” è un film sentimentale del 2016 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.
Se vuoi riscoprire le location dei film che hai visto al cinema o in tv, potrebbero interessarti anche gli articoli raccolti nella sezione:
https://www.travel-experience.it/category/piccoli-borghi/location-cinematografiche/

Il 23 aprile 1994 l’isola di San Giulio d’Orta è apparsa come soggetto di uno dei francobolli della Serie Turismo, XXI edizione, del valore facciale di 600 Lire.
Isola di San Giulio d'Orta, francobolloSe cerchi i luoghi italiani immortalati nel celebre ciclo filatelico emesso a partire dal 1974, ne troverai molti nella sezione dedicata:
– https://www.travel-experience.it/category/i-luoghi-della-filatelia/

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