Il Carnevale del Povero Piero (MI)

A Trezzo sull’Adda, a circa metà strada tra Milano e Bergamo, l’ultimo sabato di Carnevale si brucia il Povero Piero, celebrando una festa antica le cui origini sono andate perdute nel tempo, capace di richiamare migliaia di maschere e visitatori.

Chi fosse il Povero Piero nessuno lo sa. C’è chi afferma che era un malandrino che fu catturato e punito per le sue malefatte proprio l’ultimo giorno di Carnevale. Secondo alcuni era un signorotto locale avido e ingiusto al punto che i contadini del suo feudo si ribellarono e lo uccisero. Secondo altri non è un personaggio realmente esistito ma rappresenta tutto ciò che è vecchio e da lasciarsi alle spalle oppure l’inverno. In ogni caso il suo fantoccio ci sta guardando sorridente dall’alto di un carro.
Siamo a Trezzo sull’Adda, oggi è sabato, l’ultimo giorno di Carnevale secondo il rito ambrosiano e presto il Povero Piero sarà trainato fino al fiume per essere bruciato. Quest’anno ha in mano un pallone e una gallina e tiene una bandiera azzurra con la scritta bianca “Mosca, addio!”, con riferimento alla mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali di calcio di Russia 2018; l’anno scorso usciva da un piccolo carrarmato, era vestito da soldato in mimetica e portava al collo una medaglia con il simbolo della pace: ogni anno il fantoccio cambia e si lascia ispirare dai fatti di attualità, con una vena satirica e tanta ironia.Foto del Povero Piero del 2018Mentre ci avviciniamo per le foto di rito, nella piazza si rincorrono piccoli Zorro, pagliaccetti e principessine lanciando in aria coriandoli e stelle filanti: il mondo si riempie di vita e di colori mentre la Banda Bassotti vende bibite calde e raccoglie offerte da dare in beneficienza. Il sole tramonta lentamente e si respira già aria di festa; poi arriva un trattore a portare via il Povero Piero e tutti ci ritiriamo per la cena.
Sono da poco passate le venti e la piazza si sta riempiendo di nuovo di maschere: ce ne sono di bellissime che sfilano con naturalezza tra le strade della città, forse incuranti o forse inconsapevoli degli sguardi ammirati che le seguono. Ci sono dei ragazzi vestiti da applicazioni e un giovane Whatsapp passeggia insieme a Youtube, Facebook e Pinterest; ci sono meduse e un gregge di pecore intorno al pastore. Tra di loro c’è pure la pecora nera! Ci sono infermiere e farfalle e auricolari che camminano insieme al loro Ipad. Ci sono faraoni e hippies, tigri e puffi. C’è tutto un mondo incantato e fantastico che si è risvegliato per festeggiare il Carnevale del Povero Piero, che sfila per le strade della città accompagnato da musica festosa e carri allegorici. Trainato da un trattore, prosegue scendendo verso il fiume dove già lo attende una gran folla pressata contro le transenne di protezione.
Scortato fino alla riva e sollevato a braccia sopra una chiatta, il fantoccio viene sistemato insieme a tanta paglia e spinto sul fiume, da dove sono già arrivate, simili a tante lucciole, delle canoe con una torcia accesa per assistere allo spettacolo. Infine abili arcieri incoccano i loro dardi fiammeggianti e centrano il bersaglio: il Povero Piero si trasforma in un’enorme fiaccola che illumina la notte con bagliori arancioni. Presto uno scoppio segna l’inizio dello spettacolo pirotecnico e il cielo sopra la vecchia centrale idroelettrica, che fino ad un istante prima sembrava d’inchiostro, si accende di rosso, di verde, di viola e d’oro: stelle colorate esplodono spargendo il loro bagliore. Oltre la foresta di braccia alzate nel tentativo di fare foto o filmati con gli smartphone, l’acqua del fiume si tinge dei colori del cielo: è uno spettacolo incantevole.Foto fuochi d'artificio dopo il rogo del Povero PieroQuando torna la quiete, le casse sparano musica festosa: la ressa si scioglie e, mentre le maschere riprendono il centro della scena tra risate e selfie, girandoci ci rendiamo finalmente conto del grande numero di persone che è qui con noi, sulla riva del fiume e sull’erba, tra gli alberi, lungo il pendio che sale verso la parte alta della città.
Infine torniamo lentamente sui nostri passi e ci supera il trattore che trainava per le strade il fantoccio del Povero Piero. Dal pianale cadono coriandoli che, alla luce dei lampioni, sembrano scintillare sull’asfalto come piccole stelle.

Città Trezzo sull’Adda

Provincia Milano

Regione Lombardia

Coordinate GPS 45°36′N 9°31′E

Come arrivare

In auto: da Milano. Seguire l’Autostrada A4 in direzione di Venezia e uscire al casello di Trezzo S/A. Poi seguire i cartelli che indicano il centro città o il castello visconteo.

In autobus: Da Milano o da Bergamo è possibile prendere l’autobus autostradale e scendere alla fermata Trezzo. Per informazioni su orari e costi è possibile consultare il sito https://www.autostradale.it/

Per saperne di più

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2 commenti

    • Grazie Adri! è stata una festa di carnevale davvero originale! Contentissima di averci partecipato! In mezzo alla ressa è stato difficile fare foto… ovviamente tutte a mano libera perché lo spazio per un cavalletto proprio non c’era 🙁 . Tu ci hai mai partecipato? Trezzo non è lontana dalle nostre parti

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