Cortemilia tra spine e nocciole (CN)

Cortemilia

Nel cuore delle langhe cuneesi, tra vigne e nocciole, il piccolo borgo di Cortemilia nasconde una storia millenaria

Correva l’anno 1095 e Papa Urbano II esortava i Cristiani d’occidente ad intraprendere un pellegrinaggio armato per liberare la Terrasanta e Gerusalemme dal dominio dei Turchi.
Un nobile cavaliere di Cortemilia, feudatario di un vasto territorio tra le valli Belbo e Bormida, dopo aver sentito le richieste del Papa, partì per la crociata senza esitare. Entrò a far parte dell’esercito di Goffredo di Buglione, attraversò l’Europa e l’impero cristiano di Bisanzio, partecipò agli assedi di Nicea e Antiochia e combatté per la conquista di Gerusalemme. Nel 1100, ormai di ritorno a casa, fece tappa a Costantinopoli per rendere omaggio alle Sacre Reliquie di Cristo, conservate nella chiesa della Vergine del Faro e riuscì a trafugare tre spine della Corona che era stata posta sulla testa di Gesù il giorno della Passione. Si imbarcò su una nave genovese ma questa fu attaccata dai pirati ed egli fu fatto prigioniero, costretto a remare senza sosta, legato ad un remo giorno e notte.
Il cavaliere fece voto, qualora fosse stato liberato, di erigere una cappella per custodire le tre reliquie nel primo villaggio del suo feudo nel quale avesse messo piede. Le preghiere del cavaliere furono esaudite. Era l’anno 1102 e i pirati furono attaccati da una nave genovese, ebbero la peggio ed i prigionieri furono liberati. Fu così che il cavaliere di Cortemilia poté raggiungere Genova, poi Savona e da qui varcare il confine del proprio feudo a Montechiaro d’Acqui, dove mantenne il proprio voto e fece erigere una cappella votiva. Questa, alla sua morte, divenne una chiesa, meta dei pellegrini soprattutto nel periodo di Pasqua.
Col tempo i cittadini di Cortemilia reclamarono il possesso delle Sacre Spine, in virtù del fatto che il cavaliere che le aveva portate fin qui dalla Terrasanta era un loro concittadino. I dissidi durarono per secoli, finché nel 1542 il vescovo di Acqui donò a Cortemilia una delle tre spine che fu portata con solenne processione alla chiesa parrocchiale, dove ancora oggi è custodita in un reliquario del XVII secolo.
Questa storia medievale è raccontata da illustrazioni stampate su pietra, colorate e molto belle, arricchite da didascalie che raccontano con semplicità la storia e la tradizione. Si trovano nei pressi del municipio di Cortemilia, un importante borgo delle langhe cuneesi.
Il centro del borgo è piccolo con abitazioni medievali dai colori delicati, lunghi porticati e una via centrale pedonale che arriva fino al fiume Bormida.
Il fiume divide il borgo nei due quartieri, ed è attraversato da due ponti, uno dei quali è in metallo. In cima alla collina al di là del fiume è ben visibile una torre cilindrica del 1200 alta circa trenta metri, protetta da mura di cinta: sono i resti dell’antico castello che proteggeva il borgo. CortemiliaÈ possibile accedervi salendo lungo una stradina segnalata da un cartello giallo, che diventa acciottolata e ripida nell’ultimo tratto, dividendo in modo netto i terrazzamenti e puntando dritta alla breccia che permette di entrare all’interno del castello. Da qui è facile lasciarsi vincere dalla magia dei ruderi imponenti e suggestivi, osservando la muraglia verde di muschio e foglie scandita all’interno da venti arcate, ascoltando il silenzio, il senso di quiete e camminando sul tappeto di erba e foglie. CortemiliaAnticamente il borgo era in posizione strategica per raggiungere Alba, l’alessandrino e il savonese, lungo la confluenza della pianura del Tanaro, del Po e della Valle Bormida. Da qui derivò una certa importanza economica e commerciale, testimoniata dal fatto che tra i secoli XIII e XIV sotto il dominio dei Del Carretto a Cortemilia operò una zecca che coniò diverse monete di pregio in oro e in argento.
Secondo la tradizione nel 1213 San Francesco d’Assisi fece tappa qui nel suo viaggio verso la Francia. Fu così fondato il Convento dei Frati Minori, imponente complesso costituito dalla chiesa e dall’edificio conventuale in posizione più elevata rispetto al piano stradale. Poco lontano un cartello ci ricorda che qui si produce il “dolcetto dei terrazzamenti”, un vino molto pregiato divenuto presidio slow food. Accanto si trova un curioso monumento dedicato alla nocciola, della quale Cortemilia è l’indiscussa capitale. Qui viene organizzata la sagra della nocciola, un evento organizzato con passione che ormai ha superato la sessantesima edizione, con eventi enogastronomici, giochi, animazioni, musica tradizionale e spettacoli pirotecnici.
Il piccolo borgo di Cortemilia risulta una piacevole sorpresa per gli occhi e per il palato.

Città Cortemilia

Provincia Cuneo

Regione Piemonte

Coordinate GPS 44°34′30″N 8°11′30″E

Come arrivare

In auto: da Torino. autostrada A6 uscita Carmagnola, proseguire per Sommariva del Bosco verso Alba. Immettersi nella SP 429 che da Castino conduce a Cortemilia.

In treno: Il treno non transita sul territorio del Comune di Cortemilia. Le stazioni ferroviarie più vicine a Cortemilia sono: Acqui Terme, Alba, Saliceto.

In autobus: Il Comune di Cortemilia è collegato ad Asti, Alba, Savona e Acqui Terme tramite le Autolinee Geloso. Per orari e tariffe si faccia riferimento al sito: http://www.gelosobus.it/

Cosa visitare nei dintorni

Mombaldone (AT)

Per saperne di più

È possibile trovare molte informazioni utili su Cortemilia sul sito internet: https://langhe.net/town/cortemilia-piemonte/.

La storia del Cavaliere di Cortemilia e delle Sacre Reliquie è raccontata da stampe su pietra nei pressi del municipio. Se vedi nell’arte una risposta a storia e tradizioni o sei un amante di street art, potrebbero interessarti anche gli articoli raccolti nella sezione:
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3 commenti

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