Agropoli tra sacro e profano (SA)

Agropoli

Eretto su un promontorio proteso sul mar Tirreno, Il borgo antico di Agropoli è dominato da uno scenografico castello aragonese ed ha visto il passaggio di personaggi come San Francesco, Luisa Sanfelice e Napoleone.

Proprio come Giuseppe Ungaretti nel 1932, mi trovo sulla scalinata che sale fino alla cima della Punta di Agropoli. Secondo il poeta, il promontorio è come un canguro che porta il borgo nel marsupio, celandolo alla vista di un nemico proveniente dal mare.
Per meglio proteggersi dalla continua minaccia dei pirati saraceni, i Bizantini costruirono la loro città in alto e la dotarono di una torre di avvistamento che più tardi i Normanni munirono di spesse mura di cinta. Col passare dei secoli ulteriori fortificazioni diedero alla rocca l’aspetto attuate: possenti bastioni circolari aragonesi, merlature e un profondo fossato oggi attraversato da un ponte in muratura sorretto da ampie arcate.
Da qui i punti panoramici offrono una visione a trecentosessanta gradi del blu profondo del Mar Tirreno, della costa del Cilento e del verde dell’entroterra. AgropoliL’ampio cortile interno, che fu la piazza d’armi, si presta come teatro all’aperto e ospita spesso manifestazioni culturali o feste di nozze, offrendo agli sposi sfondi romantici per le foto di rito.
Il castello mantenne la sua destinazione militare a lungo: nel 1806 Napoleone vi insediò il Genio Militare, facendone un importante centro difensivo del Principato Citra e la “Sala dei Francesi” ha mantenuto il suo nome in ricordo di quel periodo. Oggi non ci sono soldati intenti a studiare lo scacchiere europeo ma opere d’arte; ho trovato l’esposizione del quadro “Miracolo di San Francesco ad Agropoli”, raffigurante il cosiddetto “miracolo delle mele“, ed altre opere legate alla presenza del Santo. Nella sottostante baia di Trentova, una croce segna lo scoglio dal quale, secondo la leggenda, parlò ai pesci; di fronte, c’è il convento da lui voluto ed a lui intitolato. Come in vita non era ascoltato dal popolo, così, dopo la morte, San Francesco fu venerato.
Cambiamo prospettiva e saliamo sulla torre che domina l’entrata del castello. Da lì si accede ad una stanza piccola, che forse è stata per qualche anno la camera di Luisa Sanfelice. Ella ci appare come in un quadro di Gioacchino Toma, ancora giovane ed attraente, con i lunghi capelli corvini raccolti sotto una cuffia candida, mentre è intenta a ricamare. Nobildonna bellissima e chiacchierata, Luisa si trovò invischiata in un intreccio di amore, potere e denaro; fu eletta, suo malgrado, “Madre della Patria” e “Salvatrice della Repubblica Napoletana” e pagò il rancore dei Borboni con la vita.
La sua figura è talmente affascinante che non solo Alexandre Dumas e Benedetto Croce scrissero su di lei, ma le sue vicende sono il soggetto di film e miniserie televisive.
Eccola: con incedere aggraziato viene verso di noi, ci accoglie con un sorriso e si presenta. Con voce signorile racconta la storia millenaria del piccolo borgo qui fuori e del castello aragonese. Nei suoi silenzi cela un passato affascinante e misterioso, fatto di segreti che non vuole svelare.

Città Agropoli

Provincia Salerno

Regione Campania

Coordinate GPS 40°21′30″N 14°59′00″E

Come arrivare

In auto: Agropoli si trova sulla costa tirrenica, ad una cinquantina di chilometri a sud di Salerno. Da Salerno, basta seguire la SP175 fino a destinazione.

In autobus: Agropoli è servita dalla SITA e da Giulianobus. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito http://www.giulianobus.com/autolinee.html.

In treno: Stazione ferroviaria di Agropoli-Castellabate

Cosa visitare nei dintorni

Il sito archeologico di Paestum (SA)
– Salerno (da non perdere le Luci d’Artista a Natale!)
Il Castello di Arechi II (SA)
– Napoli
– Il sito archeologico di Pompei /NA)

Per saperne di più

È possibile trovare tutte le informazioni relative ad Agropoli sul sito internet: https://www.infocilento.it/turismo/agropoli/.

Se ti appassionano i castelli italiani, potrebbero interessarti anche i seguenti articoli:
Soave di nome e di fatto (VR)
Il Castello di Castelbello (BZ)
L’enigma del Castello di Avio (TN)
Trezzo sull’Adda: leggendaria terra di confine (MI)
Il fascino del Castello di Fénis (AO)
Vigoleno e il salottino del bel mondo (PC)
Monteriggioni di torri si corona (SI)
Populonia e la storia scomparsa (LI)
A Gradara c’è il castello di Paolo e Francesca (PU)
Il castello della Rancia (MC)
Il grande film di Sermoneta (LT)
Visita al castello di Arechi II (SA)
Rocca Calascio: un gioiello da riscoprire (AQ)
Castel del Monte: “Stupor Mundi” stupisce ancora (BT)
Castel Sant’Angelo a Taranto svela la sua storia (TA)
Le incisioni di Acaya (LE)
Sulle ali del Castello di Acquafredda (SU)

Visits: 365

Condividi

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*