A Capalbio, nella Maremma grossetana, il giardino dei Tarocchi, realizzato dal trentennale lavoro dell’artista Niki de Saint Phalle e dei suoi collaboratori, è un mondo gioioso ed ispirato.
Come Alice nel paese delle meraviglie sono entrata in un mondo incantato, fatto di colori, scintillii, forme generose, l’atmosfera fiabesca e frizzante. È un mondo intarsiato e vivace come il Parc Guell di Gaudì a Barcellona, sinuoso come le forme di Botero, surreale e visionario come i Giardini di Bomarzo; onirico ed esoterico come un oracolo.
Dopo aver superato la soglia e percorso una stradina sterrata un po’in salita, ecco una grande faccia blu con la bocca spalancata; da questa sgorga l’acqua che fa girare la Ruota della fortuna all’interno di una grande fontana circolare. È la Papessa e rappresenta la femminilità. Sopra di essa c’è il Mago, raffigurato come una testa argentea sovrastata da una grande mano: incarna la capacità di agire con successo.
La Papessa, il Mago e la Ruota sono tre arcani maggiori, le carte usate nei tarocchi per predire il futuro. Messe insieme, il loro messaggio è che, se saremo intraprendenti, affrontando le situazioni attivamente, alimenteremo la nostra fortuna in modo fecondo.
Intorno, vediamo molte altre figure che ci aspettano sgargianti, pronte ad elargire divinazioni.
Una fanciulla è in piedi di fronte ad un grande drago feroce con la bocca aperta ed i denti aguzzi ben in vista; ella lo fronteggia a testa alta e con i pugni chiusi, sembra sottometterlo con lo sguardo, manifestando coraggio e sicurezza. Rappresenta la Forza di affrontare i propri dèmoni.
Oltre, si vede l’enorme seno e la testa di quella che scopriremo essere una sfinge, all’interno della quale ha abitato Niki de Saint Phalle, l’artista che diede vita a questo parco. La sfinge rappresenta l’Imperatrice, il benessere, il senso pratico, la protezione e la guida di una madre. È possibile entrare nelle sue stanze scintillanti, sperimentando un caleidoscopio di emozioni.
Da una parte un quarto di luna, sorretto da improbabili e fantasiosi equilibristi, guarda verso il cielo con trasporto: le sue labbra rosse non lasciano dubbi sulla sua femminilità e sembra incurante dell’instabilità del gambero che la sorregge con le chele. Affronta questo rischio, consapevole delle difficoltà ma concentrata nel suo viaggio verso la verità.
Dall’altra, un argenteo grattacielo scoperchiato è la biblica Torre di Babele, con la cima colpita dal fulmine divino; rappresenta la punizione della superbia e della tracotanza. È un monito ma anche un incoraggiamento a guardare oltre: ora che il fulmine ha squarciato la nostra mente, si aprono nuovi orizzonti da osservare.
Accanto c’è l’Imperatore, con lo scettro e la testa coronata: rappresenta l’autorità, l’organizzazione, il controllo. È un castello con i camminamenti di ronda percorribili, dai quali si ha una visuale alternativa del parco. Le tessere del mosaico di ceramica e vetro per specchi scintillano e riflettono luci e colori, contrastando l’elegante pavimento a scacchiera in un fantasioso gioco di linee, creando un’atmosfera viva e psichedelica. La parte inferiore è un cortile circolare, circondato da portici, le cui pareti e colonne propongono teschi, punti di domanda, specchi, pietre colorate, disegni fanciulleschi, messaggi fantasiosi diretti al subconscio di ciascuno di noi. Al centro del cortile c’è una fontana a forma di piscina, goduta da quattro giunoniche e colorate bagnanti.
Poi ci sono gli Amanti, la Giustizia, l’Eremita, il Diavolo, il Papa ed ancora altre sculture colorate, fiorite insieme in un messaggio d’amore e speranza, antico quanto l’uomo ed il suo desiderio di conoscere il futuro. Non c’è un percorso obbligato a guidarci nella nostra visita ma ciascuno può scegliere un sentiero da seguire, tracciando il proprio destino. Ogni passo conduce ad una nuova scoperta, ad una nuova esperienza.
“Come in tutte le fiabe, lungo il cammino alla ricerca del tesoro mi sono imbattuta in draghi, streghe, maghi e nell’Angelo della Temperanza”, racconta Niki de Saint Phalle.
Quali altre sfide ed avvincenti avventure ci attendono lungo il quotidiano viaggio della nostra vita?
Città Garavicchio, frazione del comune di Capalbio
Provincia Grosseto
Regione Toscana
Coordinate GPS 42°25′33.46″N 11°27′59.78″E
Come arrivare
In auto: da Grosseto. Prendere la Via Aurelia SS1 – E80, in direzione Roma e uscire a Chiarone Scalo/Pescia Fiorentina. Girare a sinistra e seguire le indicazioni per circa 2 chilometri, fino a destinazione.
Cosa visitare nei dintorni
– il borgo antico di Capalbio, iscritto al club “I Borghi più belli d’Italia”.
– la laguna di Orbetello (GR)
– Talamone (GR)
– Pitigliano (GR)
– Sovana (GR)
– Sorano (GR)Per saperne di più
È possibile trovare molte informazioni utili sul Giardino dei Tarocchi sul sito internet: http://ilgiardinodeitarocchi.it/.
Se apprezzi gli effetti dell’uso sapiente di ceramica e specchi, non perderti :
– Il Calvario di Manduria (TA)
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